I Tallis Scholars e il loro “Miserere”: poesia vocale dal Rinascimento ai nostri giorni

Adoro i Tallis Scholars, e qui ve li presento nel loro momento più sacro: il celeberrimo Miserere mei, Deus di Allegri, eseguito con la precisione di una preghiera sussurrata.

Questo è il loro Miserere del 1994, eseguito con la purezza che ha reso celebre l’ensemble, idealmente intonata nella stessa Cappella Sistina dove era un tempo proibito riprodurla. Un brano che ha attraversato i secoli, grazie a un acuto soprano, e ora ci resta appiccicato all’anima.

Perché questo video è potente

  • Luogo iconico: Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma – le loro armonie rimbombano come se fossero scolpite nel marmo.
  • 1994: 400° anniversario di Palestrina – un’occasione che ha coinvolto la migliore polifonia rinascimentale.
  • Voce solista: Deborah Roberts, icona soprano dei Tallis Scholars dal 1977, regala l’acuto leggendario.

Una poesia sonora

Il Miserere è un canto di pentimento e umiltà, ma qui si eleva a esperienza quasi mistica. È un dialogo tra la mente umana e qualcosa di ineffabile, vissuto in gruppo ma profondamente personale.
E i Tallis Scholars lo cantano così: *senza fronzoli, senza tempo*, con sequenze fluide di voci che sembrano respiro collettivo.

Ascolta anche questi

  • Spem in alium – Tallis, un caleidoscopio di 40 parti vocali
  • Lamentations of Jeremiah – Tallis/motetti perfetti per momenti di riflessione
  • Missa Papae Marcelli – Palestrina, sacralità ed equilibrio in forma sublime

I Tallis Scholars ci ricordano che la polifonia antica non è un museo, ma un viaggio. E il Miserere è la mappa.

Ascoltalo, lascia che ti liberi.

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