Questa poesia è come uno specchio per chi ha vissuto ferite che non si vedono.
Parla sottovoce, ma arriva dritta.
Mescola dubbi, rimorsi e piccole verità che tanti tengono dentro: la fatica di continuare, la solitudine che non ha nome, le colpe incerte e i rimpianti che nessuno ha saputo consolare.
Eppure, in fondo, c’è una forza discreta: quel continuare a camminare tra i fiori, anche dove la terra è arida.
È la poesia di chi sopravvive con dignità, anche se nessuno applaude.
E questo la rende vera.
Questa poesia è come uno specchio per chi ha vissuto ferite che non si vedono.
Parla sottovoce, ma arriva dritta.
Mescola dubbi, rimorsi e piccole verità che tanti tengono dentro: la fatica di continuare, la solitudine che non ha nome, le colpe incerte e i rimpianti che nessuno ha saputo consolare.
Eppure, in fondo, c’è una forza discreta: quel continuare a camminare tra i fiori, anche dove la terra è arida.
È la poesia di chi sopravvive con dignità, anche se nessuno applaude.
E questo la rende vera.