La giornata ha sedici ore
sull’ottavo pianeta dal Sole.
Centosessantacinque giornate nostre
Per compiere un anno ci vuole.
A quattro e mezzo miliardi
di chilometri orbita in ellisse,
il suo vento, feroce e retrogrado,
è il più veloce che esiste.
Tempeste scure gigantesche,
fatte d’idrogeno, elio e metano.
Ora che Plutone non conta più,
è il pianeta più lontano.
La sua luna più grande è Tritone
Come il Tritone della mitologia
Figlio di Nettuno – o Poseidone –
È lo stesso nella astronomia.
Nettuno è gassoso e azzurro
I suoi anelli deboli e sottili
Non come gli anelli di Saturno
Che ha mangiato i suoi figli.
Nettuno è troppo lontano
Non posso vederlo nel cielo
Ma lo vedo nei miei sogni
Blu, freddo, e così bello!
By Matt Ferraz
📌 Seguici e condividi la poesia anche sui social:
Una poesia che fa venire voglia di tornare bambini e guardare il cielo con stupore.
Tra dati scientifici e tocchi mitologici, Nettuno diventa quasi un personaggio: lontano, azzurro, misterioso.
Riesci a tenere insieme informazione e meraviglia con leggerezza, senza mai essere banale. E quel finale sognante -“lo vedo nei miei sogni / blu, freddo, e così bello!” –
lascia un’impressione dolce e un po’ malinconica.
Come certi pianeti che non vediamo mai, ma ci abitano lo stesso