Me ne torno al mare
Ed io me ne torno al mare
mi lascio trascinare dalla corrente
cullato dolcemente
come un fuscello in un rivolo d’acqua
non serve un grande fiume
bastano poche gocce
la strada del ritorno
la trovano ugualmente
è là che mi sento a casa
nella vastità degli oceani
perché è là che sono nato
Io me ne torno al mare
perché mi sa parlare
sussurrando o ruggendo
Ogni volta anche in piena notte
vado a trovarlo
mi siedo sugli scogli
e nel silenzio
rotto solamente dallo sciabordio delle onde
tra i mille luccichii
come un bimbo innamorato
io ascolto
Giovanni Gentile 27 Luglio 2025
📌 Seguici e condividi la poesia anche sui social:
Ho letto questa poesia con attenzione.
Il legame con il mare è espresso con dolcezza e autenticità, come un richiamo ancestrale.
Alcuni passaggi sono semplici ma sentiti (“non serve un grande fiume”), e la chiusa funziona bene, con quel ritorno affettuoso, quasi filiale.
Forse il testo potrebbe guadagnare ancora più forza lavorando un po’ sul ritmo e scegliendo con cura alcune immagini, che rischiano di ripetersi.
Ad esempio, versi come:
“Io me ne torno al mare / perché mi sa parlare / in un sussurro impercettibile / o in un ruggito potente”
Sono belli nel contenuto, ma suonano un po’ “dichiarati”, quasi descrittivi.
Potresti provare a farli vivere attraverso immagini più evocative, lasciando che sia il lettore a percepire la voce del mare, senza dirlo apertamente.
A volte, il non detto colpisce di più.
Cmq, ricorda che la tua anima è sempre la migliore consigliera, quindi prendi con le pinze il suggerimento prettamente tecnico.
Buona scrittura, Giovanni.
Come promesso ti lascio qui l’appunto :
Il tuo testo è sincero e sentito: si percepisce un legame profondo e affettivo con il mare, quasi fosse un padre simbolico. È questa la cosa più bella, e arriva con naturalezza.
Se mai volessi lavorarci ancora, ti lascio solo tre spunti lievi:
1 -La ripetizione di “tornare al mare” è poetica, ma forse usata una volta sola avrebbe ancora più forza.
2 -Alcune immagini sono dolci (la luna e le stelle), potresti provare ad aggiungerne una più personale o inaspettata.
3 – Il finale con “come un bimbo innamorato del padre” è toccante: forse potresti chiudere lì, lasciando spazio al silenzio.
Ricorda: la dolcezza e la spontaneita espressiva sono la tua forza! coltivale.
Questo, conta.