Sai un giorno vidi spegnersi il sole, no non era un sogno, e non era nemmeno lontano nel tempo quello che vidi.
L’alba stava sorgendo maestosa come sempre, anzi forse era la più bella che io abbia mai visto in vita mia, le ombre cominciavano a diradarsi, a lasciare posto alla luce che pian piano definiva ogni cosa.
Poi in un attimo tutto cambiò: non potevo credere ai miei occhi, rimasi senza respiro dallo stupore e mi schiaffeggiai più volte per convincermi che non stessi dormendo, che non stessi sognando; ma
quello non era un sogno, ed io ero più sveglio che mai.
L’incubo si mostrava in tutta la sua drammaticità davanti a me, il sole come fosse stato attirato dalla forza dell’universo si tuffò in mare annegando la luce che emanava e d’improvviso tutto tornò ad essere indefinito, non c’erano più colori, non c’erano più nemmeno le ombre a gareggiare con la luce.
Io non ebbi più il coraggio di proseguire nel viaggio che avevo intrapreso non si poteva andare avanti, che senso aveva?
Sedetti, misi la testa tra le mani, chiusi gli occhi e lasciai che il mondo dei sogni mi trascinasse via, dove il sole sorge ogni giorno, ed ogni alba veste nuovi colori
Giovanni Gentile 14 Agosto 2025
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Una narrazione limpida e fedele al tuo stile, con la luce come filo conduttore.
Piace il passaggio dalla meraviglia all’oscurità e di nuovo al calore rassicurante del sole, come un viaggio che si chiude nel segno della speranza.:-)