Sul piano emotivo, la poesia ha un tono lieve e fiabesco: l’autunno diventa personaggio che dialoga con l’acero, e da questo scambio nasce una malinconia dolce. L’immagine delle foglie trasformate in vele di aquiloni è particolarmente suggestiva, perché trasforma la perdita in speranza. Si avverte una delicatezza che rende la lettura piacevole, quasi fosse una piccola favola naturale.
Sul piano letterario, secondo me, il testo gioca bene sul dialogo allegorico e sul ritmo fluido. Alcune immagini sono riuscite, come le “forbici senza lame” o il “sole bagnato di mare”, che danno originalità. La chiusa, con la promessa di nuovi aquiloni in primavera, crea un cerchio simbolico efficace, anche se un po’ didascalico. Nel complesso, però, il testo mantiene coerenza e offre un’atmosfera poetica ben costruita.
Sul piano emotivo, la poesia ha un tono lieve e fiabesco: l’autunno diventa personaggio che dialoga con l’acero, e da questo scambio nasce una malinconia dolce. L’immagine delle foglie trasformate in vele di aquiloni è particolarmente suggestiva, perché trasforma la perdita in speranza. Si avverte una delicatezza che rende la lettura piacevole, quasi fosse una piccola favola naturale.
Sul piano letterario, secondo me, il testo gioca bene sul dialogo allegorico e sul ritmo fluido. Alcune immagini sono riuscite, come le “forbici senza lame” o il “sole bagnato di mare”, che danno originalità. La chiusa, con la promessa di nuovi aquiloni in primavera, crea un cerchio simbolico efficace, anche se un po’ didascalico. Nel complesso, però, il testo mantiene coerenza e offre un’atmosfera poetica ben costruita.
Volevo rileggere la poesia ma il testo non c’è più.
Peccato, mi era piaciuta molto.
L’ho trovata originale e il tono fiabesco mi ha riportata bambina.
bho, l’ha cancellato.