Tu
che cammini al mio fianco,
mia arma e corazza,
mia confortevole coperta,
al di sotto di te mi affaccio,
guardo in alto,
nonostante la vertigine.
Per ridere insieme
di coloro che stanno al di sopra,
e di pieno son fatti.
Tutto sono e tutto sanno,
di tutto, di tutti,
ma non di se stessi.
Proprio come me
che non so niente.
Te abbraccio,
compagno di sventurate avventure.
Tu sei me e io sono te:
nulla.
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Che “vuoto” pieno 🙂
Grazieeeee Cri